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IO RESTO (MY PLACE IS HERE)
IO RESTO (MY PLACE IS HERE)

81 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Età 18

Regia: Michele Aiello

Lombardia, Marzo 2020. Una videocamera accede, in via eccezionale, ai reparti dell’ospedale pubblico di una delle città che sta drammaticamente soffrendo il primo picco pandemico del COVID-19. E' un delicato esercizio di osservazione, che coglie con rispetto l'instaurarsi di nuove relazioni tra pazienti e personale sanitario, rese necessarie dalla pandemia e che mostrano un estremo bisogno comune, il calore umano. Anche se a volte è doloroso, il film entra in empatia con le paure dei malati e con l'ascolto professionale ma accorato di medici e infermieri, rimanendo in una dimensione intima, lontana dal voyeurismo, dall'apologia dell'eroismo e da un’angosciosa rappresentazione mediatica.


Lombardy, Italy – March 2020. A small camera team enters the wards of the hospital of Brescia, that is dramatically facing the first pandemic peak of COVID-19. It respectfully observes moments of what is the new and partly unknown daily activity in it. But most of all, they show the intimacy that is created between patients and medical staff, beyond the inevitable isolation barriers. Moments of uncertainty, pain, fragility and humility intertwine and are especially expressed through the unspoken details that hold us somewhere between symphony and tragedy.

81 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Età 18

Regia: Michele Aiello

Lombardia, Marzo 2020. Una videocamera accede, in via eccezionale, ai reparti dell’ospedale pubblico di una delle città che sta drammaticamente soffrendo il primo picco pandemico del COVID-19. E' un delicato esercizio di osservazione, che coglie con rispetto l'instaurarsi di nuove relazioni tra pazienti e personale sanitario, rese necessarie dalla pandemia e che mostrano un estremo bisogno comune, il calore umano. Anche se a volte è doloroso, il film entra in empatia con le paure dei malati e con l'ascolto professionale ma accorato di medici e infermieri, rimanendo in una dimensione intima, lontana dal voyeurismo, dall'apologia dell'eroismo e da un’angosciosa rappresentazione mediatica.


Lombardy, Italy – March 2020. A small camera team enters the wards of the hospital of Brescia, that is dramatically facing the first pandemic peak of COVID-19. It respectfully observes moments of what is the new and partly unknown daily activity in it. But most of all, they show the intimacy that is created between patients and medical staff, beyond the inevitable isolation barriers. Moments of uncertainty, pain, fragility and humility intertwine and are especially expressed through the unspoken details that hold us somewhere between symphony and tragedy.
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